Progetto 3Read

3reaD – 3D REstore And Development




Progetto cofinanziato dall'Unione Europea
3ReaD è un progetto che si pone come obiettivo la realizzazione di un set di strumenti completo pensato per il rilievo, la generazione, l’editing e l’analisi di dati relativi allo stato di conservazione del patrimonio culturale architettonico, archeologico e storico artistico.
In particolare prevede lo sviluppo di una piattaforma on-line che, a partire da un rilievo fotogrammetrico automatico (Image-Based Modeling and Rendering), generi un modello 3D metrico e dettagliato di un bene culturale – sia esso di piccole dimensioni oppure distribuito su un’area estesa – sopra cui eseguire indagini diagnostiche per la valutazione dello stato di conservazione, eseguire una mappatura del danno, svolgere automaticamente processi di anastilosi per la ricomposizione di conci o frammenti, generare informazioni utili ad alimentare un Decision Support System.
3dReaD intende coprire tutte le fasi connesse alla pipeline delle azioni propedeutiche all’intervento conservativo permettendo di rendere semplicemente disponibili oggetti 3D basati su rilievo fotogrammetrico eseguito con procedure e device poco onerosi e di semplice gestione.
Pertanto 3ReaD è innanzitutto un sistema on-line per la ricostruzione di modelli 3D basato su fotogrammetria digitale. Lo scopo del sistema è quello di calcolare ricostruzioni 3D da set di immagini. Esso offre un servizio web per caricare insiemi di immagini restituendo modelli 3D texturizzati. Il servizio è costituito da una pipeline che inizia con il caricamento da parte dell’utente delle immagini da ricostruire in 3D. Il processo di ricostruzione automatica, in esecuzione su un server, quindi realizza la calibrazione della fotocamera e l’orientamento delle immagini. Infine genera mappe di profondità (contenente informazioni sulla distanza di ciascun pixel alla fotocamera). Il risultato può essere scaricato da un server e visualizzato sul PC dell’utente.
La creazione di questo web-service si appoggia ad una ormai consolidata letteratura sul tema poiché tutti i sistemi di cui sopra si basano approssimativamente sugli stessi algoritmi di SFM. Da un punto di vista della strutturazione informatica del progetto il sistema consente il trasferimento di immagini dall’utente al server tramite un sistema di upload. Questo tipo di trasferimento garantisce usabilità, robustezza e consente il trasferimento di file di larghe dimensioni.
Le modalità di rilievo potranno variare ed essere parametrate sulla base degli specifici obiettivi di progetto. Potranno essere utilizzate fotocamere professionali, droni o ROV (Remotely Operated Vehicle) per eseguire rilievi aerei o sottomarini; potranno essere gestiti rilievi su oggetti di piccole dimensioni oppure aree estese con un livello di dettaglio proporzionale alla qualità del rilievo fotogrammetrico.
Gli oggetti 3D generati, potranno essere resi disponibili per usi diversi, tra cui ad esempio la fruizione immersiva (AR o VR) funzionale alla realizzazione di prodotti multimediali destinati ad un’utenza turistica.
In questo task in particolare gli oggetti 3D generati – siano essi oggetti d’arte, reperti o siti archeologici, scavi, architetture, aree urbane, etc. – verranno resi disponibili ad un Decision Support System (DSS) progettato per essere lo strumento attraverso cui eseguire valutazioni sullo stato di conservazione del patrimonio eseguendo mappature sugli oggetti 3D, incrociati con altri dati riferibili a banche dati di tipo anagrafico-descrittivo (standard ICCD) o conservativo (ISCR, carta del Rischio del Patrimonio Culturale e/o Vincoli in Rete). Gli oggetti 3D generati saranno metrici, mettendo così in condizione gli operatori specializzati in restauro e pianificazione degli interventi conservativi, di svolgere accurate valutazioni propedeutiche all’intervento. Questi set di informazioni verranno resi disponibili agli enti preposti per gli interventi di tutela, ma altresì a operatori economici del settore interessati a dotarsi di uno strumento di indagine e diagnostica partecipata (on-line) per la mappatura prima e progettazione degli interventi poi, predisponendo di fatto un BIM (Building Information Modeling) sui beni culturali.
Il progetto è cofinanziato con fondi del POR FESR Lazio 2014/2020 a valere sull’avviso “Beni Culturali e Turismo” per un importo di 225.513,33 €.
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